Le particelle del fumo si fanno strada anche negli ambienti dove non si fuma

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Oggigiorno, il divieto di fumo in molti locali è una cosa assai comune, ma a quanto pare non basta: difatti, secondo i recenti studi, è stato dimostrato che le particelle del fumo riescono ugualmente ad avere accesso agli ambienti dove vi è il divieto.

Le particelle tossiche, difatti, si attaccano alle particelle solide che sono già sospese nell’aria e riescono così a muoversi ed entrare dove non dovrebbero. A darne conferma è stato lo studio condotto presso la Drexel University e poi pubblicato tramite la rivista Science Advances.

Tramite una serie di esperimenti fatti in laboratorio e sul campo è stato possibile dimostrare che il fumo riesce ad arrivare dove vuole. Ad esempio, all’interno di una classe vuota – dove nessuno ha mai fumato – gli esperti hanno trovato nelle particelle dell’aria il 29% di tracce tossiche provenienti proprio dal fumo delle sigarette.

Con questo studio, dunque, si è dimostrato che il famoso “fumo di terza mano”, cioé il residuo chimico del fumo delle sigarette che risulta più tossico per la salute, riesce anche ad essere presente negli ambienti dove non vi è alcun fumatore.

Copywriter professionista appassionata di tutto ciò che riguarda la bellezza e la moda. Proprietaria del portale GlamChicBold.com.

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