Bologna 2 Agosto…I giorni della collera: recensione

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Dal 28 maggio arriva nelle sale italiane “Bologna 2 agosto…i giorni della collera”, la prima ricostruzione cinematografica delle sanguinose vicende che sconvolsero l’Italia alla fine degli anni ‘70.
Il film, co-diretto da Giorgio Molteni, famoso autore di alcune serie televisive (“La squadra 1”, “Un posto al sole”, “Centovetrine”), e da Daniele Santamaria Maurizio, racconta, ripercorrendo la storiografia processuale, i tragici avvenimenti che hanno portato alla strage di Bologna del 2 agosto 1980, dove morirono 85 innocenti e si registrarono più di 200 feriti.
Nonostante i mandanti non siano mai stati individuati, gli inquirenti hanno ricondotto l’efferato attentato a Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, che nel film assumono nomi di fantasia.
Un gruppo di giovani di destra, capitanato da Fioravanti, fonda il gruppo armato N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari). Se in un primo momento il gruppo si dedica solo a qualche rapina e pestaggio, ben presto verrà “arruolato” dalla Massoneria, che in collaborazione con i servizi segreti, cercherà di minare le basi dello Stato con efferati omicidi fino all’organizzazione e messa in opera della strage della stazione di Bologna.
La pellicola, come ha dichiarato lo stesso regista, ha uno scopo didascalico e didattico: vuole raccontare alle nuove generazioni cos’erano gli anni di Piombo e mira all’abolizione del segreto di stato per scoprire la verità ed individuare i mandanti degli atti terroristici.
Aldilà del nobile intento della pellicola, il film risulta strutturalmente fragile. Infatti è caotico dal punto di vista narrativo, il ritmo risulta zoppicante ed i dialoghi sono molto deboli.
Il taglio registico è sicuramente quello del piccolo schermo: sparatorie ed omicidi, procuratori corrotti, classiche ed improbabili love-story.
Tanti personaggi affollano lo schermo senza identità o una vera caratterizzazione: lo spettatore resta confuso e spesso annebbiato senza capire lo svolgimento della trama.
I registi, con questo film, non criticano ne giudicano, l’unica accusa è rivolta verso lo Stato Italiano che continua a lasciare senza difese i suoi rappresentanti che lavorano in trincea, com’è stato il caso di Falcone e Borsellino, ed allo stesso tempo, grazie al segreto di stato, cela e difende i mandanti degli attentati. L’attentato alla stazione ferroviaria di Bologna è stata sicuramente la strage più efferata dal dopoguerra e tutt’oggi è circondata dal mistero. Raccontarla senza parlare delle vittime, del terrore che l’Italia ha vissuto in quegli anni, lascia la pellicola sterile e troppo generica.
Fanno parte del cast Giuseppe Maggio, Marika Frassino, Lorenzo De Angelis, Roberto Calabrese, Tatiana Luter, Lorenzo Flaherty, Martina Colombari, Luca Biagini ed Enrico Mutti.

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