Barbara d’Urso continua a fare della vicenda Prati-Caltagirone la colonna portante del suo “Live – Non è la d’Urso”

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. Anche la puntata del 12 luglio è stata incentrata prevalentemente sul caso mediatico più assurdo degli ultimi anni. Oltre alla “nipote di Marco Caltagirone”, praticamente un sinonimo di buco nero e la presenza in studio di Eliana Michelazzo, si è aggiunta in collegamento Manuela Arcuri, che ha nuovamente riportato il caso in cui lei stessa rimase vittima del metodo Caltagirone:

Circa dieci anni fa avevo rapporti con l’Aicos e la Perricciolo per lavori vari tra sponsorizzazioni e serate […] In quell’occasione mi fece anche vedere la villa di Simone Coppi […] Pamela mi fece vedere le foto di questo ragazzo, questo fantasma. Abbiamo iniziato a sentirci anche al telefono, dovevamo incontrarci, dopodiché mi ha dato tre buche e quindi ho smesso di sentirlo. Abbiamo parlato per tre o quattro settimane […] Eravamo arrivati a un corteggiamento forte, io desideravo conoscere davvero questa persona. Poi ho capito che era lei a gestire tutto.

Tutto ciò nonostante Pamela Perricciolo in trasmissione, giorni prima, aveva affermato di non ricordare la questione di Manuela Arcuri, o comunque affermando di non essere stata lei ad utilizzare i falsi profili creati dalla sua agenzia, ai quali avevano accesso dieci persone. “All’epoca ci sono rimasta male perché lei si è presa gioco di me, si è divertita con me”, prosegue la Arcuri, “io tra l’altro mi ero invaghita molto di questo ragazzo e invece sono stata presa in giro e volevo rispondere per smascherare questa Pamela. Che nei miei confronti è stata scorrettissima”. Prima di denunciare un fatto che ritiene gravissimo: “In un’intervista ha detto che io sono stata coinvolta come testimone in un processo che riguardava suo fratello, roba di ‘ndrangheta. Dopo aver letto questa cosa mi sono davvero reso conto di che persona sia questa Pamela Perricciolo e delle bugie che dice”.

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