Geolocalizzazioni, dopo Alessia Marcuzzi i timori di Eva Henger e la paura di Jerry Calà: ‘Pensavo avessero rapito mio figlio’

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Anche l’ex tronista Cristian Gallella ha detto la sua sul tema, svelando che un’app di geolocalizzazione può anche aiutare il rapporto di coppia

Geolocalizzazioni del cellulare, che passione. Dopo la gaffe in diretta da Fabio Fazio di Alessia Marcuzzi (che ha localizzato il figlio Tommaso nel dormitorio delle ragazze, ottenendo poi i rimbrotti comprensibili del 17enne), il settimanale Dipiù ha scatenato il dibattito tra i vip: geolocalizzazioni sì o geolocalizzazioni no? Ognuno ha la propria posizione: Jerry Calà ed Eva Henger adoperano le applicazioni apposite per sapere sempre dove siano i figli mentre Cristian Gallella le usa per sé, in modo che la moglie e le persone che collaborano con lui sappiano sempre dove lui sia.

Cristian Gallella, geolocalizzazione per la moglie
L’ex tronista Gallella non ha dubbi e sfrutta le potenzialità della geolocalizzazione a scopo di business ma anche informativo per la consorte, lasciando accesa l’app in maniera continuativa: “Per motivi di lavoro sono abituato a usare le applicazioni che consentono costantemente di essere rintracciati (…) lascio sempre che sia il mio cellulare a cercare automaticamente la mia posizione“, ha spiegato alle pagine del numero di Dipiù in edicola venerdì 15 giugno. “Così anche mia moglie, Tara, che ho conosciuto a Uomini e donne, sa dove sono“, ha concluso l’ex tronista, lasciando intendere che la geolocalizzazione possa avere un’utilità anche coniugale.

Jerry Calà, la geolocalizzazione del figlio e la paura
Il divo immarcescibile degli anni 80 Jerry Calà invece ammette che fa uso di questo genere di app soprattutto perché è un padre molto apprensivo: “Io uso abitualmente una applicazione del cellulare che mi consente di sapere dove sia mio figlio Johnny, che ha quindici anni”. Però non sono mancati ‘infortuni’: “Una volta però, proprio per colpa di quell’applicazione mi ha fatto prendere un colpo. Il cellulare di Johnny aveva la batteria scarica. Il suo segnale quindi era completamente sparito. Ho pensato che lo avessero rapito e mi sono fiondato a cercarlo nei pressi della sua scuola. Quando l’ho visto, ho tirato un sospiro di sollievo”, ha raccontato l’attore.

Geolocalizzione, Eva Henger la usa per la figlia
Per scopi simili utilizza il servizio di geolocalizzazione anche Eva Henger, che da quando ha concluso la sua esperienza con L’isola dei famosi ha dovuto leggermente cambiare le sue abitudini di vita: “Fino alla settimana scorsa non avevo mai scaricato applicazioni che consentissero di localizzare il cellulare di un mio parente. Una settimana fa, infatti, ho regalato a mia figlia Jennifer, che ha sei anni, il suo primo cellulare. Però, già che c’ero, le ho scaricato anche una di quelle applicazioni per localizzare le persone perché, dopo L’isola dei famosi, quando ho rivelato che alcuni naufraghi facevano uso di droga, mi sono arrivate molte minacce e la mia vita è cambiata in peggio“.

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